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Gaetano Meomartino capobanda dei Vardarelli

Gaetano Meomartino capobanda dei Vardarelli
-5 %
Argomento: Storia
Gaetano Meomartino capobanda dei Vardarelli
€ 14,20
€ 15,00
Imponibile: € 14,20
Scheda tecnica
Anno di pubblicazione: 2018
Autore: Vittorio De Michele
Confezione: brossura
Formato: 17x24
Illustrazioni: bianco/nero
ISBN: 9788896711699
Pagine: 180

Vittorio De Michele

Gaetano Meomartino capobanda dei Vardarelli

Biografia di un brigante pugliese dell’inizio dell’Ottocento


Il volume delinea un esaustivo disegno storico, in cui s’inquadrano le vicende personali e politiche di Gaetano Meomartino (1780-1818) e della massa dei Vardarelli.

Il libro permette di comprendere, dunque, che il brigantaggio preunitario non fu cruento terrorismo ma un movimento generato da profonde esigenze sociali, un singolare progetto di giustizia sociale nella più articolata ricerca dello spirito identitario del proprio paese.

In quest’ultimo lavoro Vittorio De Michele ha raccolto e riordinato documenti di prima mano, prodotti da funzionari del Regno di Napoli e oggi conservati in numerosi archivi meridionali, riguardanti le vicende del brigantaggio preunitario. La certosina ricerca d’archivio, integrata dalle notizie riportate da numerosi organi d’informazione italiani e stranieri, nonché dalla corposa bibliografia edita, delinea un esaustivo disegno storico, in cui s’inquadrano le vicende personali e politiche di Gaetano Meomartino (1780-1818) e della massa dei Vardarelli.

Del brigante di Celenza Valfortore è, infatti, proposta un’esauriente biografia, che colma non poche lacune, riguardanti l’infanzia, l’adolescenza, il servizio militare, le prime esperienze eversive, l’azione a favore di Ferdinando IV nell’opporsi all’occupazione francese; dettagliatissime, poi, sono le vicende biografiche del periodo 1815-1818, sulle quali s’incentrano i capitoli più corposi del saggio.

Il lavoro di Vittorio De Michele, completato da un ricchissimo apparato di note bibliografiche e integrative del testo, nonché da un’inedita appendice documentaria, permette di comprendere, dunque, che il brigantaggio preunitario non fu cruento terrorismo ma un movimento generato da profonde esigenze sociali, un singolare progetto di giustizia sociale nella più articolata ricerca dello spirito identitario del proprio paese.

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